Ascoltiamo con l’orecchio del cuore. 56ma Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali

Ascoltare con l’orecchio del cuore

Dalle pagine bibliche impariamo che l’ascolto non ha solo il significato di una percezione acustica, ma è essenzialmente legato al rapporto dialogico tra Dio e l’umanità. «Shema’ Israel – Ascolta, Israele» (Dt 6,4), l’incipit del primo comandamento della Torah, è continuamente riproposto nella Bibbia, al punto che San Paolo affermerà che «la fede viene dall’ascolto» (Rm 10,17)“. Papa Francesco

Nel Messaggio che caratterizza la prossima Giornata mondiale delle comunicazioni sociali (29 maggio), Papa Francesco ricorda che “l’ascoltare è il primo indispensabile ingrediente del dialogo e della buona comunicazione. Non si comunica se non si è prima ascoltato e non si fa buon giornalismo senza la capacità di ascoltare”. Dalla volontà di approfondire questo principio basilare nasce il libro “Ascoltare con l’orecchio del cuore” (Ed. Morcelliana), curato dall’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali insieme con il Cremit dell’Università Cattolica. Il testo intende accompagnare giornalisti, operatori pastorali e dei media, Uffici diocesani e famiglie nella lettura e del Messaggio del Papa, offrendo chiavi di lettura e aprendo prospettive per una comunicazione autentica, figlia di un ascolto profondo.

Ascoltare non è una pura azione “funzionale”, con lo scopo di comunicare meglio. È, invece, una vera e propria azione pastorale: attraverso la nostra vita, “con le orecchie del cuore” sempre aperte, il Pastore, quello buono, vuole raggiungere tutti.

Ecco perché, ancora nel messaggio, il Papa sottolinea come Gesù abbia richiamato i discepoli a verificare la qualità del loro ascolto. Una Chiesa che non ascolta o ascolta male, è una Chiesa che non testimonia la bellezza della relazione di ascolto in il Signore Gesù. Porgiamo l’orecchio al cuore degli uomini; apriamo luoghi nei quali l’ascolto si fa riconoscenza nei confronti dell’amore di Dio; sentiamoci responsabile della qualità dell’ascolto, consapevoli che l’amore buono ha un solo mittente e un solo scopo: Dio e il suo immenso desiderio di amarci.

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