Mappa diocesana della concretezza della carità ai tempi del Coronavirus e non solo

IL CORONAVIRUS NON FERMA L’AIUTO AI POVERI

Nella Diocesi di Albenga-Imperia gli operatori della carità hanno ripensato alcune procedure operative per garantire continuità all’azione caritativa, nel rispetto del DPCM per contrastare la diffusione del Covid-19.

Caritas Italiana ha stanziato un contributo straordinario di 10 milioni di euro provenienti da donazioni e dall’otto per mille da distribuire alle 220 Caritas diocesane presenti in Italia. E, accogliendo una richiesta di sostegno della Fondazione Banco Alimentare Onlus, ha destinato mezzo milione di euro, per l’emergenza coronavirus.

L’Ufficio Caritas Diocesana ha attivato un nuovo numero di cellulare per offrire alle famiglie e agli operatori supporto di segretariato sociale e orientamento ai servizi del territorio ed è possibile accedere all’Ufficio Caritas Diocesana su appuntamento nelle ore di ricevimento.

La Diocesi di Albenga-Imperia mette a disposizione della Protezione Civile e del SSN, grazie alla collaborazione della Parrocchia di San Maurizio e C. martiri di Imperia che ne è la proprietaria, la struttura denominata ‘Casa Conte’ in Imperia e la struttura “Casa del Clero – Sacro Cuore” gestita da Cooperarci in Albenga.

VICINI ALLE PERSONE CHE HANNO ANCORA PIÙ BISOGNO DI AIUTO

“Conosco bene e ne sono consapevole che la paura del contagio tende a sacrificare le relazioni interpersonali: si ha timore di incontrare le persone, in modo particolare i poveri, perché in essi vediamo un agente del contagio”. Così dice don Ambarus della Caritas di Roma, per aggiungere subito dopo: “È fondamentale, invece, non vedere essi come degli untori, ma fratelli che proprio in questo periodo in cui tutti si chiudono in se stessi, hanno ancora più bisogno di qualcuno che li ascolti e li aiuti”. Nella Diocesi di Albenga-Imperia come in altre diocesi d’Italia, i centri di ascolto, le mense, i servizi di distribuzione di alimenti e vestiario, le docce, i centri di accoglienza sono chiamati a ripensare alcune procedure operative, per garantire che l’azione caritativa sia svolta in modo sicuro, sia per i volontari che per coloro che usufruiscono del servizio.

SI ADATTANO LE PROCEDURE AL TEMPO DEL CONTAGIO

In seguito alle disposizioni del Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in vigore su tutto il territorio nazionale, per prevenire e per contrastare la diffusione del COVID-19, i Centri di ascolto e i Centri servizi della rete diocesana, hanno adottato degli accorgimenti al fine di assicurare l’assistenza ai soggetti più fragili nel rispetto dell’ordinanza e per la tutela di tutti i volontari. Molti volontari over 65 hanno sospeso il servizio sul campo e operano telefonicamente o solo su appuntamento; le mense ad esempio forniscono pasti da asporto; i centri di ascolto non prenderanno nuovi appuntamenti o rinnoveranno automaticamente l’erogazione dei servizi ancora attivi; i centri di distribuzione svolgeranno il servizio limitando l’accesso ai locali o all’aperto; la Locanda del Buon Samaritano ad Imperia prosegue l’attività di accoglienza, informando gli ospiti di tutte le normative vigenti e delle restrizioni che comportano.

SERVIZI ATTIVI SUL TERRITORIO

È stata potenziata la distribuzione di pacchi viveri, potendo contare su contributi di privati e anche sulla collaborazione di alcuni supermercati. Molti hanno organizzato la consegna a domicilio: ad Alassio il Banco di solidarietà, ad Albenga il Centro di ascolto, ad Imperia Porto Maurizio la San Vincenzo, a San Bartolomeo al Mare il gruppo Arca, a Pieve di Teco il Gruppo della carità San Giovanni Battista. Il Centro servizi di Andora prepara i pacchi viveri che i volontari del Gruppo Comunale della Protezione Civile provvedono a consegnare alle famiglie. A Pontedassio i volontari continuano il servizio in collaborazione con i Servizi Sociali, la Protezione Civile e la Croce Rossa. Le mense per i poveri di Alassio e Albenga continuano il loro servizio distribuendo pasti da asporto. A Loano il Centro di ascolto intervicariale “L’Incontro” presta aiuto anche alle persone senza fissa dimora; il Centro di ascolto di Loano ha però dovuto sospendere il servizio di ambulatorio, ma continua la valutazione delle richieste di piccolo contributo economico, così come fanno su appuntamento i Centri di ascolto di Albenga, Imperia Porto Maurizio e San Bartolomeo al Mare.

LA LOCANDA DEL BUON SAMARITANO AD IMPERIA

Caritas Italiana ha erogato a favore della nostra Diocesi di Albenga-Imperia un contributo straordinario di diecimila euro dei fondi 8×1000. Il Vescovo, S.E. Mons. Guglielmo Borghetti, ha deciso di utilizzarli per potenziare i servizi resi dalla Locanda del Buon Samaritano a Imperia. Nella Locanda del Buon Samaritano sono attive l’Associazione Santa Teresa di Calcutta, per la promozione di servizi quali il centro di ascolto, la mensa, le docce, ecc., e la Casa Madre Ada per l’accoglienza di donne e bambini vittime di tratta.

L’Associazione Santa Teresa di Calcutta

L’Associazione Santa Teresa di Calcutta ha in questo ultimo periodo potenziato i suoi servizi sulla Locanda del Buon Samaritano:

  • Mensa quotidiana da asporto per circa 20 pasti giornalieri (primo, secondo, frutta, dolce) oltre alla distribuzione di altrettanti sacchetti per la cena; Centro di ascolto aperto il lunedì, mercoledì e venerdì mattina dalle 9.30 alle 11.30 e al pomeriggio su appuntamento; Servizio docce attivo il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9.30 alle 11.30;
  • Sportello informativo aperto il venerdì mattina dalle 9 alle 12; Sportello Informativo per informazione, orientamento e sostegno per quanto concerne i provvedimenti presi dal Governo per la lotta alla povertà e per la programmazione sociale in questo momento di emergenza. Lo sportello informativo è rivolto a tutte le persone che si trovano in un momento di difficoltà e offre informazioni legate al Reddito di cittadinanza e ad altre forme di sostegno; aiuto e supporto nella compilazione del Curriculum Vitae; informazione, orientamento e invio a servizi specifici di tipo sociale, sociosanitario; gestione del primo contatto con i Servizi Sociali; collaborazione e raccordo costante con la rete degli sportelli informativi attivi sui temi sociali; ricevimento della domanda e gestione della risposta, con eventuale invio ai Centri Operativi Comunali.
  • Due strutture di accoglienza provvisoria per persone senza dimora a cui è stato concesso l’ingresso attualmente a 8 persone.
  • Rete di solidarietà e collaborazione con altre realtà operanti nel territorio per dare sostegno a famiglie in difficoltà attraverso l’erogazione di contributi, pagamento bollette, consegna di spesa a domicilio, distribuzione pacchi alimentari e monitoraggio costante dell’evolversi della crisi economica e sociale legate alla situazione emergenziale da COVID-19.

Casa Madre Ada

In questo momento di grande emergenza sanitaria e sociale dovuta al propagarsi del Covid-19 in tutta l’Italia, compresa la Città di Imperia, anche in Casa Madre Ada, struttura che ospita mamme con bambini, non sono mancati momenti di grande vulnerabilità psicologica per le ospiti. Per attenuare la paura nei confronti della situazione socio-relazionale  quasi “ surreale “ venutasi a creare anche per le restrizioni di prevenzione dei vari DCPM emanati nel corso dell’emergenza Covid, l’equipe di Casa Madre Ada ha supportato le mamme rinforzando momenti di ascolto individuale e di gruppo attraverso il sostegno psicologico da  parte della Psicologa dell’equipe e anche attraverso una relazione di ascolto messa in atto dalle educatrici professionali che fanno parte del gruppo di lavoro di Casa Madre Ada. Il sostegno psicologico si è rivelato fondamentale, quasi quanto quello sanitario e pratico legale per le mamme di Casa Madre Ada, che vivono situazioni particolari come la gravidanza, il parto, e anche tutta la relazione genitoriale, in completa assenza del supporto concreto della loro comunità di appartenenza e del loro paese di origine. Si sono rivelati inoltre validi aiuti informativi i documenti predisposti dall’OIM e dall’UHNCR, che forniscono informazioni di qualità utili alle persone rifugiate in merito alla situazione di emergenza sanitaria dovuta alla diffusione del Covid 19, in tutto il territorio nazionale. Gli opuscoli tradotti in diverse lingue, sono stati oggetto di discussione tra gli operatori del centro e le beneficiarie stesse.

L’UFFICIO CARITAS DIOCESANA

L’Ufficio Caritas Diocesana, in questo tempo di emergenza, si mette al fianco dei Centri di Ascolto e dei Centri Servizi della Diocesi di Albenga-Imperia, impegnati a non lasciare nel bisogno le persone e le famiglie in difficoltà, messe ancor di più alla prova dalla presente contingenza, attivando uno nuovo numero di cellulare 324 9541 991. È possibile chiamare o inviare messaggi WhatsApp dal lunedì al sabato dalle 9:00 alle 18:00. L’intento è dare maggiore reperibilità per una prima risposta alle richieste più urgenti, attraverso il coinvolgimento delle realtà presenti sul territorio, e fornire orientamento nella scelta degli interventi concretamente possibili. L’Ufficio è in contatto costante con i centri di ascolto e i centri servizi della rete diocesana e offre supporto di segretariato sociale, guida ai servizi del territorio e aggiornamento su quanto disposto in particolare dalle autorità o da Caritas Italiana.

INCORAGGIATI E SOSTENUTI DA CARITAS ITALIANA

In una Lettera inviata ai Delegati regionali e a tutte le Caritas diocesane, il Presidente di Caritas Italiana  S.E. Mons. Carlo Roberto Maria Redaelli e il Direttore, don Francesco Soddu scrivono: “pur con tutte le cautele del caso e con la prudenza necessaria, senza esporsi ed esporre altri a inutili rischi, è chiaro che non possono venir meno i servizi essenziali a favore dei poveri, quali le mense, gli empori, i dormitori, i centri di ascolto, ecc., che le Caritas a livello diocesano e parrocchiale assicurano quotidianamente”. Tutto questo ovviamente con piena responsabilità, nel rispetto delle indicazioni e delle misure del Governo di contrasto alla diffusione del virus che, all’interno di un rapporto di confronto e di collaborazione, la Conferenza episcopale italiana ha fatto proprie, rilanciandole. Senza “cadere nella tentazione del pessimismo, dello sconforto, della disperazione, – esorta il Presidente della C.E.I., il cardinale Gualtiero Bassetti –  coniughiamo prudenza e discernimento” perché oggi più che mai il nostro Paese ha bisogno di responsabilità, individuale e collettiva.

Facebooktwitterrssyoutube