Le confraternite in festa – La festa è occasione per il raduno annuale delle confraternite della nostra diocesi e dei fedeli ingauni

Misericordia

La Cattedrale di San Michele e l’Oratorio Nostra Signora di Misericordia celebrano, domenica 5 settembre, ad Albenga, con la partecipazione del Priorato diocesano per le confraternite, la festività della Madonna della Misericordia, preparata da un triduo di preghiera, guidato dal parroco di Leca e Cancelliere della diocesi, don Tiziano Gubetta. Il centro dei festeggiamenti, al quale sono invitati a partecipare oltre ai confratelli e consorelle, le autorità civili e religiose della città ingauna, si svolge, alle ore 18, in piazza S. Michele, dove il vescovo S.E. Mons. Guglielmo Borghetti, presiede la S. Messa. La solennità mariana, molto sentita dai fedeli ingauni, risponde al perseverare delle norme anti pandemia e quindi non si svolgerà nessuna processione. Del resto ciò che conta è invocare Nostra Signora della Misericordia affinché disponga i nostri cuori a superare questi momenti di prova, lasciandosi stupire dai segni sorprendenti della speranza cristiana, tenendo conto che – suggerisce papa Francesco – Gesù «si è caricato dei nostri dolori, per condurci, attraverso la croce, alla gioia della risurrezione». La confraternita di Albenga nasce nel 1558 dall’unione di varie consorelle già operanti nello “Hospitale” cittadino, intitolato alla Madonna di Misericordia. Sono quattro organizzazioni laiche, molto attive all’interno della comunità ingauna e costantemente aperte alle necessità del popolo. Sulle confraternite diocesane ha scritto e studiato approfonditamente dal prof. Luciano Livio Calzamiglia, il quale ritiene che i “Penitenti”, in abito bianco e cappuccio, della “Misericordia di Albenga” sarebbero tra i più antichi nei ricoveri e nell’assistenza sanitaria. La loro origine sarebbe la Provenza. Attualmente, in diocesi, si contano una ottantina di confraternite con l’utilizzo del rispettivo oratorio. Esse sono guidate dal Priorato diocesano, del quale fanno parte anche il delegato diocesano, don Giancarlo Aprosio, designato negli anni Ottanta dal vescovo Alessandro Piazza e coadiuvato da don Enrico Giovannini.

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