In assemblea per ripartire

Presentato il nuovo programma pastorale

Il tema dell’anno pastorale che sta per aprirsi, la familiarità dell’evangelizzazione, ha dato lo spunto a Mons. Claudio Doglio, biblista della diocesi di Savona–Noli, per la riflessione centrale della prima parte dell’assemblea. Lo stile familiare e gioioso, senza l’appiattimento dei ruoli e dei caratteri di ognuno, deve essere alla base delle relazioni ecclesiali, in un percorso di maturazione personale e, al contempo, comunitario. Don Doglio ha proseguito con una riflessione sul vangelo di Matteo. I Vangeli sono quattro realtà diverse e concordi; seguono stili personali. Ad esempio il Gesù di Matteo è solenne, una figura di maestro che segue un impegno formativo, è medico che cura, è il Signore che toglie il peccato. Matteo era un pubblicano ed è l’unica cosa certa; il suo vangelo è complesso, scritto in un bel greco e ciò fa pensare che esistesse un primo testo in lingua semitica, scritto nel primo decennio dopo la Pasqua: probabilmente è la base dei tre vangeli sinottici. Dopo la distruzione del tempio nel 70, gli ebrei simpatizzanti per Gesù vengono cacciati dalla comunità giudaica e si trovano soli, completamente abbandonati; in Gesù, però, trovano la loro forte identità e in Matteo si legge bene questo dramma di abbandono e questa forte appartenenza a Cristo che viene descritto come il compimento della Legge.
Nella seconda parte della mattinata, il Vescovo Guglielmo ha ricordato che “ricominciare è approfondire”. Questo terzo anno servirà per approfondire la Evangelii Gaudium, documento che offre un percorso per ritrovare un impulso alla trasformazione missionaria, nella prospettiva di una “Chiesa in uscita”, che sa di essere comunità di Cristo, mossa prima di tutto ad uscire dalle logiche egoistiche per presentare il Risorto. Abbiamo una lezione di stile all’insegna della familiarità e della gioia, caratteristica che deve essere fondamentale. Non bisogna essere tentati dai “tempi di una volta”, dalla nostalgia: si deve guardare avanti, dimenticare il “si è sempre fatto così”. La relazione deve tornare ad avere il primato, tenendo presente che Gesù è il “grande terapeuta” che ci guida e guarisce. Il Vescovo ha poi ricordato che si sta preparando alla Visita Pastorale della Diocesi, un vero incontro con le varie realtà umane di ogni parrocchia. L’invito finale a tutti i presenti a leggere e approfondire, per una nuova stagione anche di “laicato colto”.

Al fondo di questa pagina il file del “Programma Pastorale” in formato pdf da scaricare.

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