Convegno pastorale – L’intervento di don Gianfranco Calabrese

Convegno pastorale

Di seguito l’intervento di don Gianfranco Calabrese tenuto ad Albenga il 25 settembre 2021 in occasione del Convegno pastorale

Chiesa comunità familiare:

Laetitia Amoris e Gaudium Evangelii

  1. Testi biblici di riferimento: La Chiesa nella storia e nell’eco-nomia della salvezza

    1. Atti 15,8-9.28: «Dio, che scruta i cuori, ha reso loro testimonianza, concedendo anche a loro lo Spirito Santo, come a noi, e non ha fatto alcuna discriminazione tra noi e loro, purificando i loro cuori con la fede (…). È parso bene, allo Spirito Santo e a noi, di non imporvi altro obbligo al di fuori di queste cose necessarie». Il sinodo di Gerusalemme e la lettera apostolica (At 15,1-35)

    2. Atti 1,8: «Ricevete la forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi, e di me sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e Samaria e fino ai confini della terra».

    3. Atti 1, 12-26: Il sostituto di Giuda… e la scelta di Mattia

    4. Atti 2,1-13: La venuta dello Spirito Santo. La Pentecoste

    5. 1 Corinti 13, 4-7: «L’amore è paziente, è benevolo; l’amore non invidia; l’amore non si vanta, non si gonfia, non si comporta in modo sconveniente, non cerca il proprio interesse, non s’inasprisce, non addebita il male, non gode dell’ingiustizia, ma gioisce con la verità; soffre ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa» (Commento AL 89-118).

    6. Il Vangelo di Luca

  1. Un testo patristico di S Agostino: «Certo, se vi sono delle buone pecore, vi saranno anche buoni pastori; perché dalle buone pecore si formano i buoni pastori. Ma tutti i buoni pastori si identificano con la persona di uno solo, sono una sola cosa. In essi che pascolano, è Cristo che pascola. Gli amici infatti dello sposo non fanno risuonare la loro voce, ma esultano di gioia alla voce dello sposo. Perciò è lui stesso che pascola, quando essi pascolano, e dice: Sono io che pascolo, perché è in essi la sua voce, in essi il suo amore» (Discorso 46 sui pastori 46, 29: CCL 41, 555)

  1. Premessa

    1. Il valore della comunione/amore nell’attuale situazione post/intra-pandemica, culturale, sociale ed ecclesiale

    2. Il valore fondamentale della letizia e della gioia

    3. Superare l’ambiguità nell’’uso del termine “Sinodo”

      1. La comunione camminando l’attenzione e la tensione della comunione

      2. Il camminare in comunione, la dinamica del cambiamento insieme

  1. La comunità cristiana è sacramento in Cristo della famiglia di Dio

    1. Le dinamiche familiari e le dinamiche ecclesiali: la Chiesa modellata dal Dio rivelato in Cristo Gesù, uno e Trino, e la famiglia, le dinamiche relazioni familiari e le dinamiche relazioni familiari ecclesiali

    2. Da una Chiesa, famiglia di famiglie, e per le famiglie ad una Chiesa di famiglia, una Chiesa familiare: casa di Dio, dei figli di Dio e degli uomini

    3. Essere figli nel Figlio e fratelli in Dio Padre, comunità fraterna nel dono dello Spirito Santo

    4. Comunità tutta ministeriale: attenzione a non cadere in una concezione verticistica o populista, ma armonica ed ordinata

    5. La Chiesa come comunità sempre aperta, generativa e feconda

  1. Lo stile familiare significativo, evangelizzante, missionario della Chiesa nelle/dalle e per le famiglie e per contribuire ad estendere e realizzare nella storia il Regno di Dio: l’umanità partecipe della vita divina, trinitaria e di comunione

    1. Essere dono, recezione, ascolto: obbedienza e grazia

    2. Essere aperto, generativo e fecondo

    3. Essere inter/trans-generazionale e interclassista: il dialogo come modo familiare di relazionarsi e far crescere la comunione e la ministerialità

    4. Essere ministeriale, impegnati, a servizio gli uni degli altri

    5. Essere in uscita: dalla famiglia come dalla Chiesa si esce per generare, creare e fecondare la storia

    6. È legato alla storia che è dinamica, in cammino e in movimento

    7. Il soggetto “Noi” precede, genera, cura e custodisce il soggetto “Io”

  1. Dimensioni essenziali per una Chiesa di famiglia: una comunità fraterna e familiare

    1. Da dove deriva, sgorga e si alimenta lo stile familiare: la dimensione teologica

    2. Dove s’impara e si matura lo stile familiare (la Chesa sinodale): la dimensione testimoniale ed esperienziale

    3. Come essere persone che vivono lo stile familiare come figli di Dio e fratelli (persone sinodali): dimensione antropologico-culturale

    4. Dove e come si accoglie e si realizza lo stile familiare. La scelta vocazionale e le realizzazioni dello stile familiare di Dio e della Chiesa

      1. Nelle famiglie

      2. Nella vita episcopale e presbiterale

      3. Nella vita religiosa maschile e femminile

      4. Nella vita laicale

      5. Nella vita professionale per il regno di Dio

    5. Il cammino della Chiesa e della Storia verso la Famiglia di Dio, verso il Regno di Dio. I limiti, la necessità della conversione e della riforma permanente per vivere lo stile familiare: la dimensione escatologica

  1. Le dimensioni teologiche e teologali per vivere la Chiesa famiglia di Dio e dei figli di Dio e degli uomini

    1. Crescere nella fiducia e nella fede: siamo figli di Dio in Cristo Gesù nel Padre e nello Spirito Santo che camminano con gli uomini verso il Regno di Dio: La Chiesa come comunione fraterna nella fede, fiducia in Dio e nei fratelli/ sorelle

    2. Realizzare e vivere l’essenziale valore della Relazionalità: occorre valorizzare la capacità dell’uomo di essere in sé persona in relazione come nella Trinità. L’uomo/donna creato ad immagine e somiglianza di Dio, uno e Trino, è persona essenzialmente trinitaria, che vive la propria unità armonica e la propria sussistenza nella comunione: La Chiesa è comunione d’amore e di Carità/dono e testimonianza

    3. La sacramentalità della Chiesa famiglia di Dio, della fraternità e della fratellanza universale tra i popoli, sacramento in Cristo universale di salvezza (LG1). La Chiesa è segno di speranza se è segno di una realtà esistente, che si apre e spinge al futuro di Dio

  1. Atteggiamenti pastorali, psico-pedagogiche emergenti

    1. Personali

      1. Costruire ponti

      2. Animare le relazioni e i rapporti: il dono dello Spirito Santo

      3. Vivere e annunciare l’evangelo della Riconciliazione e del Dio della Misericordia

      4. La centralità di Cristo e del kerigma

    2. Comunitari

      1. Saper dialogare e non temere di esporsi

      2. Saper ascoltare la Parola di Dio e sapersi ascoltare

      3. Celebrare l’eucarestia nella storia. Curare la preghiera e la celebrazione nel giorno del Signore

      4. Educare al servizio, alla ministerialità gratuita e alla carità

Don Gianfranco Calabrese, diocesi di Genova

gcpret@tin.it

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