Sabato 24 settembre – Convegno pastorale d’inizio anno

Come Chiesa italiana stiamo vivendo due itinerari sinodali intrecciati tra di loro: quello della Chiesa universale, sul tema: Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione e missione, aperto il 17 ottobre 2021 in ogni diocesi del mondo; l’altro è il cammino sinodale italiano, ufficialmente aperto dall’Assemblea della CEI dello scorso giugno, che si snoderà dal 2021 al 2025.

Il cammino sinodale delle Chiese in Italia si armonizza molto facilmente con il sinodo universale, perché nella sua prima tappa (la narrazione) corrisponde con il tempo di consultazione del sinodo universale.

L’aver scelto di dilatare nel tempo (quattro anni) il cammino sinodale italiano permette – secondo p. Giacomo Costa S.J. – di superare la tentazione di ridurlo ad un evento straordinario, che se da un lato porta a consapevolezza l’aspetto sinodale della Chiesa, dall’altro corre il rischio di non incidere sull’ordinario del vivere pastorale.

L’auspicio è che l’esperienza del cammino sinodale possa diventare un percorso di apprendimento che aiuta le comunità ad acquisire quello “stile sinodale”, espressione del “camminare insieme” di ogni comunità sui sentieri che lo Spirito continuamente traccia nella storia.

In questa prospettiva il Convegno pastorale all’inizio di questo nuovo Anno 2022-2023 assume un significato particolarmente importante.

Il Vescovo Guglielmo avrà occasione di consegnare alla Diocesi il Percorso Pastorale che scandirà il nostro camminare insieme durante il nuovo Anno Pastorale.

Sono convocati al Convegno, presso il Seminario vescovile, in via Galileo Galilei, 36 ad Albenga (SV) sabato 24 settembre, alle ore 10.00 tutti i fedeli, i sacerdoti, i diaconi permanenti, i religiosi/e, i catechisti e gli educatori e tutti gli operatori pastorali della diocesi.

La mattinata, dopo l’intervento del Vescovo vedrà i partecipanti confrontarsi nei diversi gruppi di lavoro e si concluderà all’incirca alle ore 12.30.

“Mentre erano in cammino”…verso Betania (Lc 10,38-42): è il titolo del nostro Anno Pastorale.

La scena è dinamica, c’è un camminare insieme a Gesù (un “sinodo”), dice don Pierfrancesco Corsi – Vicario per il coordinamento l’attività pastorale – Luca aveva indicato poco prima la composizione del gruppo che accompagnava il Maestro. Questo gruppo che cammina con il Maestro è il primo nucleo della Chiesa: i Dodici e alcune donne che seguono il Signore lungo la via. I discepoli del Signore non percorrono itinerari alternativi, ma le stesse strade del mondo, per portare l’annuncio del Regno, e giungono a Betania in luogo dell’amicizia e della relazione.

L’esperienza sinodale, in estrema sintesi, dev’essere un processo che aiuti a riscoprire la Chiesa come “popolo di Dio”, che fa dell’annuncio del vangelo la sua ragion d’essere. Per dirla con papa Francesco, si tratta per una Chiesa locale di mettere in opera un processo comunitario di discernimento del contesto nel quale essa è chiamata ad annunciare il vangelo e della conversione missionaria che l’annuncio in tale contesto esige.

All’entusiasmo e alla speranza che accompagnano molti in questo cammino appena iniziato, si fanno strada, in alcuni, timori e paure. Agli uni e agli altri val la pana ricordare ciò che scriveva Y. Congar in Vera e falsa riforma della Chiesa: “Non dobbiamo cambiare la Chiesa, eppure dobbiamo senz’altro cambiare qualcosa in essa. Non è necessario fare un’altra Chiesa, ma in un certo senso è necessario fare una Chiesa altra, diversa”.

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