Una colletta per sostenere il Seminario vescovile diocesano

É stata celebrata nella diocesi di Albenga-Imperia la colletta pro Seminario, voluta dal vescovo Guglielmo Borghetti nel settembre 2019 e da celebrarsi ogni anno nella quarta domenica di Pasqua, in coincidenza con la Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni. La comunità del seminario è al momento formata da due sole persone: i diaconi nella forma transeunte don Andrea Allegro e don Giacomo Porro. Entrambi stanno completando gli studi a Genova, presso la sezione staccata della Facoltà teologica dell’Italia Settentrionale; Giacomo presta servizio pastorale nella parrocchia di san Michele ad Albenga e Andrea presso quella di sant’Antonio abate in Diano Marina. “Dopo l’ordinazione diaconale, dal 29 di settembre 2021 – spiega Giacomo – presto servizio presso la parrocchia cattedrale di san Michele ad Albenga, seguendo i vari gruppi giovanili (AC, Scout) e seguendo uno dei tre gruppi dei ragazzi del catechismo che quest’anno riceveranno la Cresima. Durante la settimana passo alcuni giorni nel seminario arcivescovile di Genova per terminare il ciclo di studi teologici. Il seminario è stato, ed è ancora, un luogo e un tempo che mi ha aiutato a fare discernimento circa la mia vocazione”. “Il cammino del seminario che mi avvio a concludere tra pochi mesi – aggiunge Andrea – mi ha dato soprattutto la possibilità di crescere spiritualmente, ma anche umanamente e di avvicinarmi sempre di più alla Parola del Signore. In tutta la Bibbia ho trovato grandi spunti per maturare e sentirmi sempre di più amato da Dio”.

Il seminario di Albenga è oggi un edificio rosso, dalla caratteristica torretta, edificato a pochi passi dal mare: non dimostra i suoi 450 anni. Questa è infatti la nuova struttura di inizio secolo. Il precedente edificio, già usato come convento di suore e oggi destinato ad abitazione civile, fu eretto nel 1569 nel centro di Albenga a pochi passi dalla cattedrale, seguendo le disposizioni del Concilio di Trento, che si era concluso pochi anni prima. Fin da subito, le spese per il mantenimento e gli studi dei seminaristi furono a carico del seminario, e negli ultimi anni sono state coperte con le offerte raccolte durante le Giornate per il Seminario.

Nelle voci di spesa rientrano la manutenzione ordinaria e straordinaria di un edificio che è anche un polo pastorale diocesano. È sede della Biblioteca diocesana “Monsignor Alessandro Piazza”; dell’istituto di Pastoral Counseling; della scuola di iconografia cristiana “San Michele”; della Casa per Ferie “Buon Pastore” per i gruppi parrocchiali, centri giovanili, realtà legate alla disabilità, casa che in questo tempo di emergenza ha ospitato temporaneamente persone in fuga dalla guerra Ucraina. Offre servizio mensa ai sacerdoti; ospita gli incontri di gruppi e associazioni, dei diaconi permanenti e degli esercizi spirituali promossi da USMI e CISM. In collaborazione con gli uffici preposti, collabora per la pastorale giovanile vocazionale. Ospiti del seminario sono il vescovo emerito Mario Oliveri; alcuni sacerdoti in pensione ancora autosufficienti; una giovane comunità di Suore della Visitazione; due sacerdoti stranieri provenienti dal Benin come cooperazione missionaria con la diocesi di Abomey.

Don Andrea e  don Giacomo fanno un appello: “è necessario intensificare la preghiera per le vocazioni perché ‘il padrone della mese mandi operai nella sua messe’, ma anche sostenere economicamente il seminario perché possa continuare a offrire questo servizio alla diocesi nell’accompagnare i giovani nel discernimento che li porterà, a Dio piacendo, a essere i sacerdoti di domani, i pastori delle nostre comunità”.

Facebooktwitterrssyoutube