Sacro e Vago Giardinello. Dessiglioli e Perasso, due famiglie artigiane di successo

Il Centro studi di storia della Chiesa nella diocesi di Albenga-Imperia “Gio. Ambrogio Paneri” ha presentato ad Albenga il 10 dicembre nella chiesa di Santa Maria in Fontibus l’ottavo numero della rivista annuale “Sacro e Vago Giardinello”. Sono intervenuti il presidente del Centro Studi, professor Luciano Livio Calzamiglia, e gli autori presentati da Antonio Rolandi Ricci. Alla famiglia Dessiglioli, fabbricanti di organi, e alla famiglia Perasso, artisti attivi nel Ponente ligure, sono dedicati due articoli della rivista. Angelo Dessiglioli (il cognome è attestato nei documenti con diverse varianti) nella seconda metà dell’Ottocento è fondatore di una ditta a carattere famigliare che ha trovato il modo “di ritagliarsi lo spazio essenziale per operare nel campo della produzione e riparazione di strumenti musicali per chiesa, fino ad esercitare un ruolo di una certa rilevanza nell’area ponentina, in concorrenza con le maggiori industrie italiane del ramo”. Sulle targhette affisse agli organi da lui realizzati, potrà con orgoglio evidenziare l’onorificenza concessa dalla Reale Associazione dei Benemeriti Italiani in Palermo, consistente nel conferimento nel 1880 di una medaglia d’oro. Dal primo lavoro del 1848 per Riva Faraldi del padre Angelo, al rifacimento dell’organo di Chiappa (frazione di San Bartolomeo al Mare) nel 1903 da parte del figlio Gio Batta, si racconta dell’ascesa e graduale declino di “due organari chiappesi” che hanno recitato “un ruolo di assoluto rilievo nel panorama organaro del Ponente Ligure”. Domenico Perasso, nato nel 1804 primo di dieci figli, darà il via “a quella che sarà la poliedrica e famosa bottega Perasso”: indoratore, verniciatore, intagliatore, scultore impegnato in lavori sia in ambito ecclesiastico, sia in quello pubblico e privato. “Le prime informazioni riguardanti la bottega dei Perasso risalgono al 1827” anno in cui Domenico “intervenne più volte all’interno della chiesa parrocchiale di Loano”. La bottega “restò aperta fino al 1930”, anno in cui uno dei figli succeduti nella gestione “venne interpellato dalla chiesa parrocchiale di Castelvecchio di Rocca Barbena”. Una bottega indipendente fu aperta da Giacomo, primogenito di Domenico, ad Oneglia nel 1855. “Nel 1902 verrà realizzata quella che ad oggi può essere considerata la macchina processionale più famosa dei Perasso, la Pesca miracolosa conservata presso la chiesa di N.S. di Loreto a Borgo Peri a Imperia Oneglia”. Altri articoli costituiscono il testo di questo numero della rivista: fra Alberto Casella parla delle visite canoniche ai conventi di Taggia e Alassio nella prima metà dell’Ottocento; Orlando Boccone e Francesca Olcese Vernazza danno conto di alcuni restauri a reliquiari. Sempre interessante leggere dell’attività svolta in un anno dalla Biblioteca diocesana Monsignor Alessandro Piazza, dall’Ufficio beni culturali ed ecclesiastici, dal Museo diocesano e Battistero, e dall’Archivio diocesano. Di quest’ultimo è presentata la schedatura dei registri di archivio realizzata dai catalogatori grazie al finanziamento Cei per la “catalogazione dei fondi archivistici”. Nel 2021 sono stati inventariati: San Fedele di Albenga, Laigueglia, Diano San Pietro, Villanova d’Albenga, Rezzo, Campochiesa di Albenga, Cisano, Prelà, Ranzi di Pietra Ligure, Borgomaro. Copia della rivista è in vendita presso la Libreria Diocesana ad Albenga.

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