Omelia del Vescovo nella Solennità dei Santi Maurizio e C. martiri., Basilica Concattedrale

Per causa mia

 

  1. Cari fratelli e sorelle, siamo radunati in festa nella nostra Basilica Concattedrale per celebrare il suo titolare, anzi i suoi titolari, San Maurizio e compagni martiri; il Martirologio Romano riporta anche i nomi di Essuperio, Candido e Vittore, ma sappiamo da fonti antiche che erano almeno 6.600. Conosciamo bene la storia di questi martiri, ma ci piace sempre ascoltarne i passaggi salienti, ci aiutano a ricordare che siamo parte di una storia antica di testimoni che parte da Gesù il primo Martire, re dei Martiri! È la Passio Agaunensium martyrum redatta nel V secolo da sant’Eucherio di Lione che ci racconta che la Legione Tebea, composta da cristiani tra i quali Maurizio, era stata chiamata dall’Oriente in soccorso di Massimiano, impegnato a difendere l’Impero in Europa centrale. Massimiano ordinò ai soldati di compiere sacrifici in onore degli dei pagani per chiedere la vittoria nella campagna militare e lo sterminio di popolazioni divenute cristiane. Maurizio e i suoi non obbedirono scatenando l’ira di Massimiano che ne ordinò la decimazione: alla fine furono tutti uccisi ad Agaunum, l’odierna Saint-Maurice. LPassio di Eucherio contiene anche una celebre lettera con cui i soldati cristiani tentano di spiegare a Massimiano perché non potevano obbedire: “Siamo tuoi soldati, signore, ma anche servi di Dio, cosa che noi riconosciamo francamente. A te dobbiamo il servizio militare, a Lui l’innocenza. Da te riceviamo lo stipendio, da Lui abbiamo ricevuto la vita. Non possiamo dunque ubbidirvi offendendo Dio….Ecco, teniamo le armi, ma non faremo resistenza…, preferiamo morire innocenti che vivere colpevoli…. Diamo atto di essere cristiani, perciò non possiamo perseguitare i cristiani”………..(per continuare a leggere scaricare il pdf sottostante)

 

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