Il coraggio di una scelta

Al teatro Ariston di Sanremo sarà proiettato il film “Unplanned – La storia vera di Abby Johnson”. Film poco pubblicizzato, divenuto di attualità dopo la recente sentenza in materia di aborto della Corte Suprema americana. Come spiegato da Paolo Carozza (membro della Pontificia Accademia delle Scienze sociali) il precedente «verdetto del 1973 non avendo base costituzionale era illegittimo. Il nuovo verdetto della Corte Suprema non mette al bando l’aborto ma restituisce la potestà di regolamentazione agli Stati». In ogni Stato Usa deciderà la maggioranza. In Europa, come anche in Italia, il tema continua a suscitare reazioni contrapposte e resta argomento di accesi dibattiti. Monsignor Antonio Suetta, vescovo della diocesi di Ventimiglia-San Remo, ha diffuso l’invito a partecipare alla proiezione del film di venerdì 29 luglio alle 20:45 al Teatro Ariston di Sanremo: «Sarò anch’io presente alla proiezione – scrive Suetta – e con me saranno presenti monsignor Guglielmo Borghetti, vescovo di Albenga-Imperia e monsignor Calogero Marino, vescovo di Savona-Noli». «Il film tratta un argomento importante, – continua – la tutela della Vita nascente, tramite la condivisione di un’esperienza. È un film che emoziona e che tocca profondamente il cuore senza ferire; un film che porta lo spettatore a riflettere senza mai giudicare. È un film che infonde forza e speranza, soprattutto nei più giovani». Il film si basa sulla storia vera di Abby Johnson. Un giorno, giovane ragazza al primo anno di college, si avvicina a uno stand di Planned Parenthood (una delle più grandi catene statunitensi di cliniche abortiste) e si fa convincere a diventare una volontaria. Anni dopo, viene assunta come accompagnatrice delle donne che desiderano abortire e nel 2008 diventa responsabile di una clinica a Bryan, in Texas. Un giorno viene chiamata ad assistere il medico durante un aborto e, mentre effettua l’ecografia, Abby vede chiaramente il bambino alla tredicesima settimana, perfettamente formato, che si contorce convulsamente cercando di sfuggire alla cannula che ha il compito di risucchiarlo. Sconvolta, cerca l’aiuto di una volontaria pro-life incontrata anni prima, che insieme al marito dirige un’associazione a favore della vita. Abby decide di licenziarsi da Planned Parenthood e inizia a lavorare insieme a loro come volontaria e deve difendersi dalle azioni legali mosse nei suoi confronti dai suoi precedenti datori di lavoro. Federica Picchi (fondatrice della Dominus Production) cura la distribuzione del film nei cinema italiani ed è testimone di tentativi di boicottaggio. Sul sito del “Timone”, a fine giugno è stata pubblicata un’intervista di Valerio Pece che le chiedeva tra l’altro come comportarsi davanti a violente reazioni verbali come accaduto di recente a Bergamo «Sulla scia di alcuni duri post sui social, – racconta – gli esercenti, impauriti, erano addirittura pronti a sospendere le proiezioni. Non era giusto che per la violenza di poche persone dovesse far saltare un momento formativo così importante. Ho invitato coloro che avevano già comprato il biglietto a rivolgersi all’esercente, non a me. In pochi minuti l’esercente è stato subissato da così tante richieste di spiegazioni che ha dovuto fare marcia indietro. Poi ovviamente ne è stato felice».

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