Dalle chiese della diocesi alle Scuderie del Quirinale una serie di opere d’arte in prestito a Roma e altre città  

Stanno lasciando le loro sedi originarie in questi giorni dirette ai grandi musei nazionali dove saranno in mostra. Sono cinque i prestiti di opere d’arte che, dal territorio della diocesi, sono state richieste dalle Scuderie del Quirinale, dalla Galleria Borghese di Roma e dal Palazzo Ducale di Genova e che faranno parte degli allestimenti di tre importanti mostre dedicate al Barocco. “Il martirio di Santa Caterina d’Alessandra” di Guido Reni, una grande tela di 277 x 195 cm, ha lasciato da pochi giorni il Museo Diocesano ed è giunta alla Galleria Borghese. Il dipinto sarà esposto dal 1 marzo al 22 maggio 2022 nell’ambito della mostra “Guido Reni a Roma. Il Sacro e la Natura”. Opera capitale e molto studiata della produzione di Guido Reni, in questa tela l’artista, rivela suggestioni caravaggesche. Le Scuderie del Quirinale e la National Gallery of Art di Washington, con la speciale collaborazione dei Musei di Genova, inaugureranno invece la mostra-evento “Superbarocco. Arte a Genova da Rubens a Magnasco” dal 26 marzo al 3 luglio 2022. La mostra sarà dedicata al secolo d’oro dell’arte genovese, il Seicento, e sarà contraddistinta da una mostra parallela al Palazzo Ducale di Genova, dal 27 marzo al 10 luglio: “La Forma della Meraviglia. Capolavori a Genova tra il 1600 e 1750”. Anche alcune opere provenienti dal Ponente ligure andranno a impreziosire queste mostre. Si tratta delle Tentazioni di Sant’Antonio Abate (1652 circa), di Giulio Benso, opera proveniente dalla chiesa della Madonna della Ripa di Pieve di Teco, della statua lignea del Battesimo di Cristo, scultura di Anton Maria Maragliano datata 1698 e conservata nell’oratorio di San Giovanni Battista di Pieve di Teco, e della statua argentea di San Matteo che viene solitamente esposta nella parrocchiale di Laigueglia durante la festa patronale di San Matteo ogni settembre. A Palazzo Ducale, a Genova, andrà infine L’Assunzione di Giulio Benso, proveniente sempre dal complesso della Ripa di Pieve di Teco.

Facebooktwitterrssyoutube