Venerdì Santo: un appello a partecipare alla Colletta per la Terra Santa

In Terra Santa c’è chi “piange e chi muore per la follia della guerra”, chi “ha perso i suoi bambini o li vede orribilmente mutilati”. “Aiutateci ad aiutarli”, è l’appello che il Card. Claudio Gugerotti, Prefetto del Dicastero per le Chiese Orientali, rivolge in occasione della Colletta per la Terra Santa che tradizionalmente si raccoglie il Venerdì Santo (29 marzo). Non si tratta, spiega, “di una pia tradizione per pochi”. “I cristiani di Iraq, Siria, Libano e di tante altre terre si rivolgono a noi e ci chiedono: ‘Aiutateci a diffondere ancora in Oriente il buon profumo di Cristo’ (2 Cor 2,15)”, afferma il Card. Gugerotti ricordando che “oltre alla custodia dei Luoghi Santi che hanno visto Gesù, ci sono, ancora viventi e operanti pur fra mille tragedie e difficoltà spesso causate dall’egoismo dei grandi della terra, i cristiani della Terra Santa”. “Molti nella storia – aggiunge – sono morti martiri per non veder recise le radici della loro antichissima cristianità. Le loro Chiese sono parte integrante della storia e della cultura d’Oriente. Ma oggi molti di loro non ce la fanno più e abbandonano i luoghi dove i loro padri e le loro madri hanno pregato e testimoniato il Vangelo. Lasciano tutto e fuggono perché non vedono speranza. E lupi rapaci si dividono le loro spoglie”.
La Colletta diventa così un’opportunità concreta per “sostenere le Chiese locali a trovare nuove vie, occasioni di abitazione, di lavoro, di formazione scolastica e professionale, perché rimangano e non si perdano nel mondo sconosciuto di un Occidente, così diverso dal loro sentire e dal loro modo di testimoniare la fede”. “Se partiranno, se a Gerusalemme e in Palestina lasceranno i loro piccoli commerci destinati ai pellegrini che non vi si recano più, l’Oriente – rileva il Prefetto del Dicastero per le Chiese Orientali – perderà parte della sua anima, forse per sempre”. “Fate – è l’appello accorato – che sentano il cuore solidale della Chiesa!”. Anche i Vescovi italiani rilanciano l’invito a partecipare alla Colletta.
“Nei mesi scorsi l’inferno si è aperto sulla terra e popoli fratelli hanno imbracciato le armi per combattersi reciprocamente senza tregua”, gli fa eco fra Francesco Patton, Custode di Terra Santa evidenziando che in questa situazione “sentiamo però ancor più necessarie la vicinanza e la solidarietà dei cristiani di tutto il mondo”. “Anzitutto – dice – attraverso la preghiera, perché siamo convinti che solo l’azione della grazia di Dio può cambiare i cuori e volgerli al dialogo, alla riconciliazione e alla pace. Poi anche una solidarietà e vicinanza attraverso il pellegrinaggio. Infine, una vicinanza e una solidarietà anche attraverso la condivisione di risorse economiche”.

Nata dalla volontà dei Pontefici di mantenere forte il legame tra tutti i cristiani del mondo e i Luoghi Santi, la Colletta è la fonte principale per il sostentamento della vita che si svolge intorno ai Luoghi Santi e lo strumento che la Chiesa si è data per mettersi a fianco delle comunità ecclesiali del Medio Oriente. Grazie alle offerte, informa una nota del Dicastero per le Chiese Orientali, la Custodia Francescana “può sostenere e portare avanti l’importante missione a cui è chiamata: custodire i Luoghi Santi, le pietre della memoria, e favorire la presenza cristiana, le pietre vive di Terra Santa, attraverso tante attività di solidarietà, come ad esempio il mantenimento delle strutture pastorali, educative, assistenziali, sanitarie e sociali”. I territori che beneficiano sotto diverse forme di un sostegno proveniente dalla Colletta sono Gerusalemme, Palestina, Israele, Giordania, Cipro, Siria, Libano, Egitto, Etiopia, Eritrea, Turchia, Iran e Iraq. La Custodia di Terra Santa riceve il 65% della Colletta, mentre il restante 35% va al Dicastero per le Chiese Orientali, che lo utilizza per la formazione dei candidati al sacerdozio, il sostentamento del clero, l’attività scolastica, la formazione culturale e i sussidi alle diverse circoscrizioni ecclesiastiche in Medio Oriente.
Nel 2023 sono stati raccolti 6.571.893,96 euro. “Lo scoppio della Guerra in Gaza, dopo gli avvenimenti del 7 ottobre scorso – si legge nel comunicato  – ha paralizzato la Terra Santa. La mancanza di pellegrini e turisti ha messo in difficoltà migliaia di famiglie. Il Dicastero sta seguendo lo sviluppo della situazione, dimostrando la propria vicinanza attraverso la Delegazione Apostolica a Gerusalemme, il Patriarcato Latino e la Custodia di Terra Santa”. Per questo, “il Santo Padre ha l’intenzione di realizzare un progetto con finalità umanitarie in Gaza o Cisgiordania che possa aiutare la popolazione a riprendere una vita più dignitosa e che possa creare opportunità di lavoro, a guerra finita. Questo progetto potrebbe essere realizzato con le offerte dei fedeli di tutto il mondo che partecipano alla Colletta per la Terra Santa”.

 

 

 

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