Polvere amata. Riflessione del Vescovo sulla Quaresima.

Carissimi fratelli e sorelle,

quest’anno abbiamo iniziato la Quaresima e la stiamo vivendo in un modo singolare: ad oggi silenzio celebrativo, via crucis comunitarie sospese, benedizione delle famiglie interrotta; insomma una “quaresima diversa” che ci spinge  a vivere solitariamente e nelle nostre case con maggiore intensità le preghiere fondanti della nostra fede; in gran parte della Diocesi ci siamo persi il Rito delle Ceneri, così espressivo ed intenso nella sua austerità e sobrietà, rito che da l’intonazione giusta ai quaranta giorni santi e sul quale aiutato da Papa Francesco vorrei brevemente soffermarmi per offrire qualche parola di incoraggiamento. La situazione venutasi a creare con il diffondersi dell’epidemia del coronavirus ci offre la possibilità di andare al cuore del messaggio del rito delle ceneri aiutandoci a fare verità con noi stessi, piccole creature fragili ma immensamente amate dal Padre: “ricordati che sei polvere, e in polvere ritornerai” (cfr Gen 3,19).

Il Santo Padre nella Basilica di Santa Sabina, il 26 febbraio, durante la Santa Messa del Mercoledì delle Ceneri ci ha regalato una profonda riflessione sul senso della cenere quanto mai utile per orientarci in questo tempo pervaso dal timore e da tanta incertezza, in questo tempo che ci ha rivelato la nostra vulnerabilità in modo schiacciante e nel contempo ci ha permesso di scoprirci fratelli più uniti, più uguali, immersi nello stesso fiume della vita. Ascoltiamo alcune parole del Santo Padre:

“la polvere sul capo ci riporta a terra, ci ricorda che veniamo dalla terra e che in terra torneremo. Siamo cioè deboli, fragili, mortali. Nel corso dei secoli e dei millenni siamo di passaggio, davanti all’immensità delle galassie e dello spazio siamo minuscoli. Siamo polvere nell’universo. Ma siamo la polvere amata da Dio…Così siamo polvere preziosa, destinata a vivere per sempre. Siamo la terra su cui Dio ha riversato il suo cielo, la polvere che contiene i suoi sogni. Siamo la speranza di Dio, il suo tesoro, la sua gloria. La cenere ci ricorda così il percorso della nostra esistenza: dalla polvere alla vita.”

Queste parole ci aiutano come balsamo a respirare nella stagione della paura e ci invitano alla speranza. Siamo poca cosa, la superbia delle tecno scienze può essere sbriciolata in un attimo da un microscopico virus, ma è ugualmente vero che siamo “poca cosa” amata da Dio, preziosa ai suoi occhi; Dio vuole che camminiamo dalla cenere alla vita senza   polverizzare la speranza, senza incenerire il sogno che Dio ha su di noi. Siamo fiduciosi che la stessa tecno scienza che può ergersi con protervia a divinità, possa essere in grado di piegarsi umilmente al servizio della vita se usata con saggezza e i risultati di questa tecno scienza umile e laboriosa li vediamo oggi dispiegarsi in tutto il mondo a servizio dell’uomo. Non cediamo alla paura. Dio può trasformare la nostra polvere in gloria. Quanta commozione nel vedere l’impegno dei governi, dei ricercatori scientifici, dei medici in prima linea, degli operatori sanitari…quasi un soprassalto di fraternità e solidarietà disinteressata che ci aiuta a sentirci membri della stessa famiglia umana. Si una “quaresima diversa”, ma di certo non meno istruttiva! Quanto vere sono anche queste ulteriori parole del Papa: “La cenere che riceviamo sul capo scuote i pensieri che abbiamo in testa. Ci ricorda che noi, figli di Dio, non possiamo vivere per inseguire la polvere che svanisce…Noi siamo al mondo per realizzare il sogno di Dio, per amare. La cenere si posa sulle nostre teste perché nei cuori si accenda il fuoco dell’amore. Perché siamo cittadini del cielo e l’amore a Dio e al prossimo è il passaporto per il cielo”. Intensifichiamo la nostra preghiera perché il virus dell’odio e dell’indifferenza sia abbattuto, di esso possediamo il vaccino: la Croce Gloriosa di Cristo; intensifichiamo la nostra preghiera perché il coronavirus sia abbattuto, di esso non possediamo il vaccino, ma sappiamo che la preghiera fatta con fede ha il potere di spostare le montagne.

Buona “quaresima diversa” cari amici, “polvere amata da Dio”, polvere destinata alla partecipazione piena alla Vita del Cristo Risorto!

+ Guglielmo Borghetti
Vescovo di Albenga-Imperia

 Albenga, 1° marzo 2020
1^Domenica di Quaresima

Facebooktwitterrssyoutube