Il monastero delle sorelle Clarisse di Imperia Porto Maurizio ha ospitato, venerdì 23 maggio, il primo incontro del Gruppo Imperia Giovani (GIG). Organizzato da sei ragazzi con il sostegno di altrettanti adulti, il GIG nasce dal desiderio di riunire i giovani di tutte le parrocchie di Imperia per camminare insieme nella fede; non si intende elevare una parrocchia sopra le altre, né aggiungere “etichette” ai gruppi esistenti, al contrario lo spirito è quello di creare un’occasione di comunione in cui conoscersi e crescere nella spiritualità e nella vita comunitaria. Al primo “passo concreto” di questo progetto hanno preso parte circa trenta giovani; dopo una breve presentazione e il saluto affettuoso del vescovo di Albenga-Imperia, monsignor Guglielmo Borghetti, che ha garantito al progetto il sostegno suo personale e della diocesi, i partecipanti si sono divisi in gruppi per riflettere sul tema centrale della serata, “Nessuno si salva da solo”, e nella condivisione finale è emerso con forza quanto oggi, più che mai, ci sia bisogno di comunità, di sentirsi parte di qualcosa di più grande, di non essere soli nel cammino spirituale. Queste esigenze portano a programmare nuovi incontri mensili a partire da settembre, non tanto per “centralizzare” le esperienze, quanto per offrire un punto di riferimento comune e un luogo dove ogni giovane, indipendentemente dalla propria appartenenza parrocchiale, possa sentirsi “ascoltato” e membro attivo di un’unica grande famiglia. La serata è proseguita con una deliziosa cena, gentilmente preparata da una fantastica equipe di volenterosi genitori, a cui è seguito un momento di preghiera, semplice ma profondo, nel quale ognuno ha potuto affidare a Dio le proprie speranze; sono stati due momenti che hanno confermato il clima di gioia e di unità, assolutamente essenziale per quei giovani che, specialmente a Imperia, si sentono “dispersi e frammentati”. Prima dei saluti c’è stato un gesto simbolico: a tutti sono stati consegnati dei moschettoni che, agganciandosi, hanno formato una catena usata per sorreggere un cartellone con scritto “comunità”; un’immagine che racchiude perfettamente l’impegno di ognuno verso il gruppo e lo scopo di unione che ha il progetto del GIG. Un sentito ringraziamento va alle Clarisse, per la loro entusiastica accoglienza, e alle persone che ci hanno aiutato nell’organizzazione: la grande speranza è che questo sia solo l’inizio di un lungo e fruttuoso percorso.
Pastorale giovanile – “Come una catena di moschettoni per fare Comunità”
