Giornata mondiale per le vocazioni: Datevi al meglio della vita!

“Datevi al meglio della vita!” (Christus vivit 143) è l’invito che risuona nella 57ma Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni, che si celebra domenica 3 maggio. Anche quest’anno – come avviene dal 1964, anno in cui il San Paolo VI istituì la Giornata – nella IV domenica di Pasqua siamo chiamati a pregare per poter vivere vocazionalmente il presente e chiedere al Signore che tutti, specialmente i giovani, siano aiutati a capire con quale colore essere una missione su questa terra.

“La realizzazione di noi stessi e dei nostri progetti di vita – scrive il Papa nel messaggio per questa Giornata –   non è il risultato matematico di ciò che decidiamo dentro un “io” isolato; al contrario, è prima di tutto la risposta a una chiamata che ci viene dall’Alto […]. Quando siamo chiamati a lasciare la nostra riva sicura e abbracciare uno stato di vita – come il matrimonio, il sacerdozio ordinato, la vita consacrata –, la prima reazione è spesso rappresentata dal “fantasma dell’incredulità”: non è possibile che questa vocazione sia per me; si tratta davvero della strada giusta? Il Signore chiede questo proprio a me?

[…] Egli conosce le domande, i dubbi e le difficoltà che agitano la barca del nostro cuore, e perciò ci rassicura: “Non avere paura, io sono con te!”

Nonostante l’emergenza sanitaria ci impedisca di vivere questa Giornata attorno all’Eucaristia o tramite la Proposta della Veglia Vocazionale che era fissata nel calendario pastorale nulla ostacola di unire il nostro spirito alla corale preghiera per le vocazioni che la comunità cristiana eleva.

Sabato 2 maggio alle ore 21 in diretta sul canale youtube.com/pastoralevocazioni verrà trasmessa la veglia di preghiera organizzata dall’Ufficio nazionale per la Pastorale delle vocazioni.

In allegato, inoltre, è possibile scaricare il messaggio del Papa per la Giornata e alcune testimonianze vocazionali che l’Ufficio per la pastorale giovanile-vocazionale ha raccolto al fine di far risuonare la testimonianza delle vocazioni che, anche in tempo di Covid-19, continua a profumare di servizio e di dono, di dedizione e di gratuità.

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