“Consolate, Consolate il mio popolo” (Is. 40, 1-11) – Messaggio per la XXXIV Giornata per l’approfondimento e lo sviluppo del dialogo tra cattolici ed ebrei – 17 gennaio 2023

Il 17 gennaio, come di consueto, si terrà la giornata del dialogo Ebrei – Cristiani. Quest’anno si è deciso di viverla a livello regionale, il 12 gennaio per cause tecniche, attraverso un momento di riflessione che andrà in onda su TelePace, emittente televisiva diocesana di Chiavari, alle ore 21,00 e che vedrà ospiti Giuseppe Momigliano, rabbino capo di Genova, il vescovo della Spezia, Mons. Luigi Ernesto Palletti, delegato dei vescovi liguri, alcuni rappresentanti dell’Amicizia ebraico – cristiana ligure giovani, Ilenya Goss pastora della Chiesa Valdese, Elena lea Bartolini De Angeli docente di giudaismo all’Università Cattolica di Milano, Dafna Terracina vicepresidente dell’Unione Giovani Ebrei d’Italia, Ludmilla Neres studentessa della facoltà Avventista che presenteranno il cammino del dialogo in Liguria dal Concilio Vaticano II ad oggi. Durante la serata parleranno Anna Foa, Massimo Gargiulo, Franca Landi e Sergio Casali. La serata sarà condotta dal giornalista Maurizio Garreffa di TelePace e a don Gabriele Maria Corini, parroco di sant’Ambrogio in Alassio e Direttore dell’Ufficio per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso della Diocesi di Albenga- Imperia.

Nella Giornata per l’approfondimento e lo sviluppo del dialogo tra cattolici ed ebrei desideriamo confermare l’importanza di questo rapporto per le nostre comunità cristiane. Infatti, come afferma Papa Francesco in Evangelii Gaudium, «la Chiesa, che condivide con l’Ebraismo una parte importante delle Sacre Scritture, considera il popolo dell’Alleanza e la sua fede come una radice sacra della propria identità cristiana (cfr Rm 11,16-18)» (EG, n. 247). Anche il documento “Perché i doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili” (Rm 11,29) – Riflessioni su questioni teologiche attinenti alle relazioni cattolico-ebraiche, pubblicato dalla Commissione per i rapporti religiosi con l’ebraismo (CRRE) il 10 dicembre 2015, sottolinea che «il dialogo con l’ebraismo è qualcosa di assolutamente speciale per i cristiani, poiché il cristianesimo ha radici ebraiche che determinano l’unicità delle relazioni tra le due tradizioni» (n. 14).

La stagione che stiamo vivendo, segnata dall’auspicata uscita dalla pandemia che per lungo tempo ha fiaccato la vita del Paese, comprese le comunità di fede, ci spinge a interrogarci a fondo sulla nostra presenza nella società come uomini e donne credenti nel Dio di Abramo, Isacco e Giacobbe. Il passo del profeta Isaia, scelto quest’anno come nucleo ispiratore per la Giornata del 17 gennaio (Is 40,1-11), è un annuncio di consolazione per il popolo, chiamato a stare saldo nella fiducia che il suo Signore non lo abbandonerà: “Nahamù nahamù ‘amm씓Consolate, consolate il mio popolo” (Is 40,1). Possiamo avere fiducia nel futuro perché la Parola di Dio ci garantisce che egli è fedele. Fondati in lui, troviamo la forza per dar credito alla vita ed essere fiduciosi, perché ci sentiamo preceduti e “superati” dalla sua azione. Dio, infatti, opera oltre le nostre stesse attese. Il seguente link di YouTube permette di vedere l’intera programma trasmesso da TelePace.

https://youtu.be/nD1Vhls22yQ

 

 

Facebooktwitterrssyoutube