Condivisione di una lettura. La sinodalità nella vita e missione della Chiesa.

«Sinodalità è il cammino che Dio si aspetta dalla Chiesa del 3° millennio» (Francesco). A proposito segnalo il testo: “La sinodalità nella vita e missione della Chiesa” (EDB 2021) a cura di Piero Coda (membro della Commissione teologica del Sinodo) e Roberto Repole (nuovo arcivescovo di Torino). La sinodalità richiama l’agire della Chiesa in toto dalle parrocchie al collegio episcopale, in unione col ministero papale (cfr. prefazione del cardinal Bassetti). Seguono 10 commenti di biblisti e teologi al documento della Commissione Teologica Internazionale “La sinodalità nella vita e nella missione della Chiesa”. Oltre a Coda e Repole, interventi di Martin, Simonelli, Battocchio, Giraudo, Dianich, Morandini, Noceti, Clemenzia. Rilevo alcuni temi: soggetto della sinodalità è il popolo di Dio: dai battezzati alle comunità ecclesiali. La sinodalità è presente dalle origini e si radica nella Bibbia. Nella fase diocesana in corso l’accento è posto su ascolto e partecipazione. Il processo sinodale esige “uno stato di conversione”. Sinodalità è concretezza del sensus fidei: diversi sono i carismi dei cristiani e gli eventi sinodali. La sinodalità che consiglia e quella che decide implicano la riforma della normativa canonica. I laici synodoi sono soggetti con specifico apporto al fare-essere Chiesa. Il discernimento è via verso la comunione della solidarietà, passaggio dall’io al noi. La ritrovata centralità del tema della sinodalità può far leva sui risultati di una riflessione teologica e canonistica che, con alterne vicende, non è mancata nei decenni post-conciliari. Il recente documento della Commissione Teologica Internazionale offre sul tema un’autorevole sintesi di quanto è stato elaborato in questi anni.

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