Religiose liguri ad Arenzano

Il santuario del Bambino Gesù di Praga ha ospitato il Giubileo della vita consacrata, promosso dall’USMI (Unione delle Superiori Maggiori d’Italia) della Liguria e vissuto in un clima di gioiosa fraternità e di intensa preghiera. «Un evento storico» secondo la presidente regionale suor Elide Degiovanni: «Mai viste tante suore insieme, di congregazioni e nazionalità diverse, segno di una chiesa viva che cammina alla luce del Vangelo e occasione per chiedere al Signore di benedire la sua Chiesa e ogni istituto con il dono di vocazioni». Il vescovo Mons. Guglielmo Borghetti, delegato per la vita consacrata della regione ecclesiastica ligure, era presente all’incontro iniziato con il passaggio della Porta Santa e la celebrazione della Messa. «Monsignor Borghetti ha sottolineato l’importanza di vivere nella normalità l’appartenenza alla Chiesa come consacrate – ci racconta madre Letizia Carraro, superiora delle suore Clarisse dell’Annunziata di Diano Castello – e ha invitato a “danzare la vita, una vita piena”, attraverso la testimonianza dei piccoli gesti quotidiani: un sorriso, una gentilezza, un gesto di attenzione per chi è solo, cose spesso trascurate da un mondo preoccupato più del fare, dell’avere e dell’apparire». L’incontro è stato «una rinnovata certezza della bellezza della nostra vita messa nelle mani del Signore in continuità del dono di carismi che attraverso di noi continuano a fiorire in sempre nuove opere di fede e di amore per Dio e per i fratelli».

 

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