Si può ricevere tra l’1 e il 2 agosto, visitando una chiesa francescana o una chiesa parrocchiale, confessandosi, ricevendo la Comunione, e pregando secondo le intenzioni del Papa. Il Vescovo Guglielmo celebrerà la Santa Messa il 1° agosto nella Chiesa del Monastero di Santa Chiara delle Clarisse in Imperia alle ore 18.00. Scende abbondante la grazia di Dio e per il Giubileo e per il Perdono di Assisi! Durante l’agosto che si apre – nel contesto del Giubileo, già ricco – due scadenze consuete confermeranno generosi doni spirituali.
Ha cambiato la storia
La prima data apre il mese. Era il 1216 quando San Francesco, in preghiera nella Porziuncola, ottenne dal Papa l’indulgenza plenaria per chiunque avesse visitato quella piccola chiesa con cuore pentito. Nessuna offerta, nessun viaggio complicato. Solo un cuore sincero. Un gesto semplice, che donava la misericordia di Dio a tutti. E, ancora oggi, questa grazia è viva. Il Perdono di Assisi si può ricevere dal mezzogiorno del 1° agosto alla mezzanotte del 2, visitando una chiesa francescana o una chiesa parrocchiale, confessandosi, ricevendo la Comunione, e pregando secondo le intenzioni del Papa.
Misericordia incontenibile
Celebrare il Perdono di Assisi proprio durante la ricorrenza venticinquennale, è più che una coincidenza. È un invito chiaro: la misericordia di Dio non è contenibile in un unico schema; raggiunge l’ordinarietà del tempo; rialza e guarisce senza attese. Ne godrà, anche quest’anno, tutto il mondo. E ne approfitteranno pure i giovani che si trovano a Roma. L’1 agosto, al Circo Massimo, si confesseranno lungo tutta la giornata. Per trascorrere poi la fine settimana – a Tor Vergata, insieme al Papa – celebrando il proprio giubileo.
Un perdono quanto mai necessario
In un tempo che fa fatica a perdonare, la grazia straordinaria che viene dall’Alto è un dono che ricorda una verità profonda: non c’è ferita che Dio non possa guarire; non c’è vita che non possa essere rinnovata; non c’è fedele che si possa considerare esente dal praticare questo insegnamento nei confronti dei fratelli.