Nel cuore della città di Imperia, presso il monastero delle Clarisse, prende vita una scuola di preghiera dedicata a “Accogliere e donare il Vangelo”, ispirata dalla testimonianza dei Santi e dalla spiritualità francescana. In questo luogo di pace e silenzio, le parole del Vangelo risuonano come invito ad aprire il cuore alla presenza di Dio e a diventare strumenti di comunione e carità.
La scuola di preghiera “Accogliere e Donare il Vangelo”, guidata dal Vicario episcopale per la pastorale Don Piefrancesco Corsi, nei giorni 9 e 16 ottobre alle ore 21.00, nasce dal desiderio di riscoprire la profondità del Vangelo come fonte inesauribile di vita e di speranza.
Il monastero delle Clarisse di Imperia rappresenta un punto di riferimento per chi desidera vivere momenti di raccoglimento e contemplazione. Le sorelle clarisse, seguendo l’esempio di Santa Chiara d’Assisi, accolgono i pellegrini e i fedeli con semplicità e apertura, favorendo esperienze di preghiera comunitaria e personale.
Accogliere il Vangelo significa aprire il cuore all’ascolto, lasciarsi trasformare dalla presenza di Cristo. La preghiera, vissuta in comunione con i Santi, aiuta a superare le difficoltà, a trovare speranza nelle prove e a scoprire il senso profondo della vita.
Chi accoglie il Vangelo, inevitabilmente desidera donarlo agli altri. La scuola di preghiera incoraggia i partecipanti a diventare testimoni credibili della fede, portando nel mondo la luce della speranza e della pace.
Don Piefrancesco Corsi sottolinea che – “Il Vangelo non si custodisce gelosamente, ma si dona. La gioia vera nasce quando si condivide la fede. Donare il Vangelo vuol dire farsi strumenti dell’amore di Dio, annunciando con la vita e con le opere la presenza di Cristo. È un invito a superare la paura, a uscire da sé stessi per incontrare l’altro, soprattutto chi è più lontano o scoraggiato. La gioia è l’unico bene che si moltiplica quando viene condivisa”.
La scuola di preghiera “Accogliere e Donare il Vangelo” è un dono prezioso per tutta la comunità diocesana: un’occasione per riscoprire la bellezza della fede, rafforzare i legami fraterni e rispondere con generosità alla chiamata del Signore.


