L’evento, che ha radunato oltre un milione di pellegrini da tutto il mondo, ha rappresentato un momento storico per la Chiesa e un’esperienza indimenticabile per i ragazzi della Diocesi ai Albenga-Imperia. Provenienti da ogni angolo del mondo hanno affollato la spianata di Tor Vergata per partecipare alla Messa conclusiva del Giubileo dei Giovani, presieduta da Papa Leone XIV. Un evento storico, carico di emozione, spiritualità e speranza.
I nostri giovani della Diocesi di Albenga-Imperia hanno vissuto giornate intense nonostante la fatica e il caldo, hanno trascorso la notte sul prato di Tor Vergata, uniti dalla fede e dal desiderio di incontrare il Santo Padre. Dopo una notte di veglia e preghiera, il Pontefice è arrivato in elicottero alle prime luci dell’alba, accolto da una folla festante e colorata. A bordo della papamobile, ha attraversato i vialetti salutando i pellegrini, raccogliendo bandiere e sorrisi, prima di salire sul palco per la celebrazione eucaristica.
L’elicottero con a bordo il Papa è atterrato alle 7.30, puntualissimo sulla tabella di marcia. A Tor Vergata, per il secondo atto del suo primo incontro con i giovani, dopo la Veglia di ieri. È cominciato quindi il giro in papamobile tra i vari settori della spianata di Tor Vergata, con i saluti alla folla sterminata di giovani che ha passato la notte all’aperto pur di esserci all’appuntamento con il Santo Padre
“Buongiorno a tutti!”. Prima di cominciare la messa, a sorpresa, Papa Leone XIV è salito al centro del palco e al microfono ha salutato la sterminata platea dei giovani presenti in italiano, inglese e spagnolo. “Stiamo per cominciare la nostra celebrazione”, ha poi detto in inglese: “Dio vi benedica tutti”. Poi l’augurio che sia “una memorabile occasione per tutti” e l’invito: “Camminiamo insieme, viviamo in Cristo”
Durante l’omelia, Papa Leone XIV ha rivolto ai giovani parole cariche di speranza: Fate grandi cose e non accontentatevi. Se siete inquieti, vuol dire che siete vivi “, invitandoli a cercare la verità, costruire amicizie autentiche e aspirare alla santità, citando esempi come Carlo Acutis e Pier Giorgio Frassati che saranno canonizzati il 7 settembre prossimo. Ha esortato i presenti a non temere la propria fragilità, ma a viverla come parte della bellezza della vita.
Un altro tema centrale è stato quello dell’amicizia autentica. Il Papa ha messo in guardia dai rischi dei social media, esortando i giovani a cercare relazioni vere, capaci di aprire alla speranza e alla pace.
“L’amicizia è la vera strada della pace,” ha affermato, rispondendo alle domande poste dai giovani durante la veglia di ieri sera.
Al termine della Messa, Papa Leone XIV ha recitato l’Angelus e ha benedetto l’intera spianata. Ha definito il Giubileo “una cascata di grazia per la Chiesa e per il mondo intero” e ha ringraziato i giovani “uno a uno con tutto il cuore”.
Poi un appello finale Papa Leone ancora fuori testo: “Chiedo che voi portiate un saluto anche a tanti giovani che non hanno potuto stare qui con noi, in tanti Paesi dove era impossibile uscire. Ci sono dei posti dove i giovani non hanno potuto, per le ragioni che conosciamo. Portate questa gioia, questo entusiasmo a tutto il mondo! Voi siete sale della terra, luce del mondo: portate questo saluto a tutti i vostri amici, a tutti i giovani che hanno bisogno di speranza. Grazie di nuovo a tutti voi e buon viaggio!”.
La partecipazione dei giovani, e dei loro accompagnatori, della Diocesi di Albenga-Imperia è stata una vera testimonianza di Chiesa viva, giovane e universale. Nonostante la fatica e il caldo, i ragazzi hanno vissuto ogni momento con intensità e gioia, rendendo visibile la bellezza della giovinezza spesa per il Vangelo.