Cari fratelli e sorelle,
- “Risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli”.
Oggi ci raccogliamo in preghiera per onorare la memoria dei Martiri della Foce nell’ ottantesimo Anniversario del feroce evento poc’anzi ricordato dal nostro sindaco e dall’avv. Cangiano: uomini e donne che hanno perso la vita in un tempo di terrore e violenza. Il loro sacrificio, consumato sulle rive del fiume Centa, è una ferita profonda che ancora oggi ci interpella, un monito severo che ci invita a non dimenticare.
2. Nella relazione fatta alla fine del conflitto, quel che era successo veniva così descritto: “…Nelle celle del palazzo INCIS si ammassavano esseri umani dai volti sfigurati e sanguinanti: le percosse si alternavano alle più efferate torture. Peggior sorte toccò alle donne… Alla liberazione nelle fosse della marina furono riesumate 59 salme di patrioti orrendamente sfigurati”. Questi 59 caduti, vittime della ferocia nazifascista, non sono solo nomi incisi nella storia, ma vite spezzate, sogni infranti, famiglie distrutte. La loro sofferenza e la loro morte ci chiama a riflettere sulla responsabilità che abbiamo nel custodire la memoria e nel costruire un futuro di pace.
