Diffusi i dati della «Quaresima di carità», ogni realtà vicariale riceverà un aiuto certo

Nel messaggio per la prima Giornata mondiale dei poveri papa Francesco ha scritto: «Siamo chiamati a tendere la mano ai poveri, a incontrarli, guardarli negli occhi, abbracciarli, per far sentire loro il calore dell’amore che spezza il cerchio della solitudine. La loro mano tesa verso di noi è anche un invito a uscire dalle nostre certezze e comodità, e a riconoscere il valore che la povertà in se stessa costituisce». È in questo spirito che domenica 31 marzo in tutte le parrocchie della diocesi si è tenuta una raccolta straordinaria. Il totale delle offerte raccolte in occasione della «Quaresima di carità 2019», finalizzata quest’anno a sostenere alcuni centri di ascolto e centri servizi che si occupano dei poveri del nostro territorio, al 27/05/2019 è stato di 18.044,46 €. Potrebbe sembrare poca cosa ma in questi tempi di crisi economica non lo è. È un gesto che nel tempo sta aumentando, soprattutto assieme alla consapevolezza che ogni parrocchia non può fare da sola ma spesso è meglio appoggiarsi ad un centro vicariale, strutturato e funzionante. Capace di operare la carità in modo migliore e capillare, rispetto alle “briciole” che può dare il singolo. Nella speranza che tale idea cresca e maturi, sono stati individuati i centri per ogni vicariato a cui andranno gli aiuti: Centro di ascolto (vicariato di Albenga); Banco di solidarietà suor M. A. Bonadiman (vicariato di Alassio); Centro di ascolto Santa Matilde (vicariato di Andora); Centro servizi Arca (vicariato di Diano Marina); Centro di ascolto intervicariale L’Incontro (vicariati di Loano e di Pietra Ligure); associazione Santa Teresa di Calcutta (vicariato di Oneglia); Gruppo della carità San Giovanni Battista (vicariato di Pieve di Teco); Gruppo della carità (vicariato di Pontedassio); Conferenza San Vincenzo de’ Paoli (vicariato di Porto Maurizio).

Facebooktwitterrssyoutube